Quali sono le auto e i ricambi più venduti in Italia nel 2022: i dati

È sempre interessante consultare i dati sulle vendite delle automobili e dei pezzi di ricambio alla fine di ogni anno.
Questo non solo consente di trarre importanti conclusioni sull’anno appena trascorso, ma permette anche di delineare strategie e previsioni dal punto di vista economico ed individuare i trend futuri.
Un primo dato da segnalare riguarda il fatto che il 2022 ha registrato una diminuzione delle vendite di automobili, con un parco auto circolanti che di conseguenza invecchia sempre di più.
Le immatricolazioni sono infatti diminuite ulteriormente fermandosi a 1.316.702 unità, segnando di fatto una diminuzione del -9.7% rispetto all’anno precedente.
Questo dato è ancora meno incoraggiante se si tiene conto che va a sfiorare il minimo storico registrato per le nuove immatricolazioni auto. Questo record negativo risale al lontano 2013, quando vennero registrate solo 1.304.500 auto vendute nell’arco dei 12 mesi.
Tuttavia, all’interno di questo periodo nero per le vendite automobilistiche, si può già scorgere un dato incoraggiante e positivo.
Infatti, nel mese di dicembre 2022, si sono registrate vendite superiori del 21% rispetto al dicembre dell’anno precedente.
Questo dato positivo risulta strettamente correlato alla nuova disponibilità sul mercato di componenti elettronici come microchip e altre materie prime essenziali per la produzione e la messa in circolazione di nuove automobili.
Il dominio delle automobili italiane
Un dato che possiamo confermare rispetto allo scorso anno riguarda il dominio nelle vendite delle automobili italiane che, nel complesso, continuano ad occupare i posti più alti nelle preferenze dei consumatori.
Come vedremo nella classifica di seguito, la Fiat Panda (105.384), la Lancia Ypsilon (40.970) e la Fiat 500 (33.996) sono le automobili più richieste, confermando degli andamenti di vendita già consolidati negli ultimi anni.
Andando a consultare i dati più da vicino, ci rendiamo conto che le auto elettriche hanno avuto un calo delle vendite del -26,6% con 49.536 unità vendute nel 2022. Al contrario, le auto ibride stanno continuando su un trend positivo confermandosi le preferite dagli acquirenti con una crescita del +6,4% e 454.989 unità vendute.
Si è registrato un calo nelle immatricolazioni anche delle auto a benzina (-16,2% ossia 366.822 unità) e diesel (-20,1% ossia 266.667 unità). Al contrario, sono cresciute le vendite delle auto a Gpl del +10,2% (118.791 unità) e sono precipitate le vendite di auto a metano di addirittura il 65,9% con 10.724 unità vendute nell’anno appena trascorso.
Se da una parte assistiamo ad una diminuzione delle vendite delle automobili nuove, dall’altra parte possiamo notare, di conseguenza, una crescita della domanda sul fronte pezzi di ricambio aftermarket nel settore automotive.
Il mercato dei ricambi auto in Italia nel 2022
I dati diffusi dall’ANFIA(Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) per i primi 6 mesi del 2022 hanno fornito importanti informazioni sulle vendite dei pezzi di ricambio auto in Italia.
Si è registrato un aumento delle vendite del +13,61% rispetto all’anno precedente. Questo trend è indicativo dell’andamento positivo del settore per tutto l’anno appena trascorso.
Tutte le categorie di ricambi auto hanno avuto una crescita, come possiamo osservare di seguito:
- Componenti motore (+ 20,81%)
- Componenti undercar (+ 17,23%)
- Componenti carrozzeria e abitacolo (+ 12,94%)
- Componenti elettrici e elettronici (+ 12,37%)
- Materiali di consumo (+ 8,87%)
Questi dati sono strettamente correlati a quanto detto in precedenza. La diminuzione delle vendite delle automobili nuove e l’invecchiamento del parco auto circolante esistente nel nostro paese, infatti, spinge in positivo verso un aumento delle vendite dei ricambi per auto già in circolazione.
In questo particolare periodo storico, i possessori di automobili tendono a riparare i loro veicoli e a rinviare l’acquisto di nuove vetture.
Questo è avvenuto anche a causa di fattori esterni molto rilevanti. Dopo la pandemia globale dovuta al Covid-19, ci sono stati ingenti problemi nella reperibilità di materie prime per i produttori.
Aspetto questo che è stato ulteriormente aggravato dallo scoppio della guerra in Ucraina che ha contribuito al rallentamento della filiera produttiva e alle difficoltà di approvvigionamento di materie prime.
Queste vicissitudini hanno di certo contribuito, in maniera rilevante, anche sull’offerta di auto nuove da parte dei produttori.
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